Italiano
Canticum
Come nasce la collezione Canticum
Sul calare della sera, il fratello Francesco volgendo lo sguardo al tramonto, volle onorare Dio attraverso una cantica che esaltava in maniera semplice, diretta e spontanea ma altrettanto profonda, tutto il magnifico Creato che lo circondava e tutti i “ fraterni ” elementi che l’Altissimo aveva donato e reso così indispensabili e preziosi per l’uomo.
Nacque così il "Cantico delle Creature", primaria ed essenziale preghiera ed opera letteraria italiana propria del Santo di Assisi.
Nasce così anche l’idea di Humilis di creare una linea di anelli ispirati ai quattro elementi presenti in maniera significativa nel Cantico.
Quattro anelli nobili e unici che racchiudono in essi la simbologia dei quattro elementi naturali lodati da San Francesco: aria, acqua, terra e fuoco.
Il diamante, lo zaffiro, lo smeraldo e il rubino, quattro differenti gemme che vanno ad impreziosire e a rafforzare il messaggio salvifico del Tau francescano, con il rispetto dei valori semplici e puri della natura.
Il bianco, il blu, il verde e il rosso, quattro colori che rappresentano Frate Vento, Sorella Acqua, Madre Terra e il Fratello Fuoco, tanto utili all’uomo e tanto amati da Francesco.
"AERE" che libera l’essenza e la trasparenza del vento e dell’aria attraverso la lucentezza del diamante.
“Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dai sustentamento.”
"AQUA" che rinfresca e disseta i sensi con la preziosità dello zaffiro blu.
“Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.”
"TERRA" che rifulge della gioia, della vita e della pienezza della natura attraverso il verde smeraldo.
“Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
"FOCU" che riscalda l’anima e rinvigorisce con l’ energia del rubino rosso.
“Laudato si’, mi' Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.”